3^ PROFESSIONALE: HOBBES E LOCKE- GIUSNATURALISMO, POPOLO E AUTORITA' nel XVII E XVIII SEC.
Da Thomas Hobbes (XVII sec) a… Jonn Locke (XVIII sec.)
(IL GIUSNATURALISMO).
Per Hobbes nello stato di natura tutti hanno diritto a tutto: la conseguenza è il pericolo di un conflitto costante. Secondo Locke invece gli individui hanno diritto solo alle cose di loro proprietà: la vita, i pensieri, il corpo e i beni posseduti. È la ragione stessa, come legge naturale, a imporre all’uomo di non appropriarsi dei beni che non gli appartengono. Il problema è che non esistono strumenti per difendere la proprietà privata se non esiste uno Stato che scrive le leggi e garantisca che vengano rispettate. In assenza di questa autorità superiore, gli uomini rischiano di entrare in conflitto fra di loro.
Per rimediare a questa possibilità, e solo per questo motivo – dice Locke-, gli uomini escono dalla natura e, attraverso un accordo creano lo Stato civile.
Da questo punto di vista Locke concorda dunque con Hobbes, ma con esiti molto diversi.
Per Hobbes gli uomini nello Stato civile rinunciano a tutti i loro diritti e si sottomettono a una autorità assoluta che è superiore alla stessa legge.
Per Locke, invece, lo Stato nasce proprio per garantire quei diritti di cui l’uomo gode nello stato di natura.
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